Il pianoforte è uno strumento antichissimo con una tradizione e un repertorio vastissimi: non basta un vita per esplorarlo tutto!
Il corso di pianoforte rappresenta un percorso, all'interno delle possibilità espressive di questo strumento che, abbracciando tante epoche storiche, può snodarsi dalle sonorità cristalline classiche a quelle appassionate romantiche.
Ogni allievo costruirà il suo percorso con l'insegnante, in base agli obiettivi definiti insieme, aperti alle richieste e alle curiosità, supportato dal solido corpus di conoscenze di una tradizione didattica pianistica che assicura gradualità dei percorsi d’apprendimento e consistenza dei contenuti.
Si può iniziare a suonare a tutte le età: da bambini e da adulti. Per i bambini piccoli la scuola di musica Dedalo offre percorsi di crescita con la musica adeguati ai bisogni evolutivi, espressivi e motori specifici : dai 3 ai 5 anni si consiglia la partecipazione al laboratorio di gruppo SonOro. Dopo i 5 anni, 5 anni e mezzo ci si può approcciare giocosamente al pianoforte. Molte sono le metodologie rivolte all’infanzia, ad esempio il metodo Suzuky, il metodo Gordon e la scuola Russa. Ognuno dei nostri insegnanti approfondisce uno di questi particolari ambiti.
Si può immaginare il corso suddiviso in tre aree che si sviluppano negli anni: l'avvicinamento allo strumento, l'acquisizione del linguaggio e delle tecniche specifiche dello strumento, la conoscenza della letteratura pianistica.
1) L'avvicinamento iniziale è un momento particolare, emozionante e delicato al tempo stesso, in cui le aspettative e i desideri di chi si iscrive ad un corso di pianoforte, incontrano un mondo - quello musicale - con le sue tradizioni, i suoi tempi e le sue modalità di lavoro.
- Questa fase si articola in una serie di proposte pratiche che permettono di acquisire le prime nozioni (postura generale, impostazione della mano, coordinazione mani separate – alternate e unite, conoscenza delle varie parti dello strumento, orientamento sulla tastiera, sviluppo dell'orecchio musicale ed esecuzione delle prime melodie sulle cinque dita) dapprima attraverso la pratica diretta sullo strumento e successivamente con momenti di elaborazione e riflessione teorica relativa a ciò che è stato appreso
- Le modalità di lavoro all' inizio privilegiano l'esplorazione, l'imitazione, l'improvvisazione, l'utilizzo della memoria e del canto per consentire lo sviluppo di un approccio globale, creativo e consapevole al “fare musica”
- La lettura della notazione tradizionale varrà introdotta in modo graduale e sempre collegata ad esperienze concrete sulla tastiera del pianoforte
- In questo momento per l'allievo “suonare” diventa cosa concreta, esperita, fatta di una nuova consapevolezza rispetto all’anatomia della mano e alla percezione del proprio corpo che suona. L'esecuzione delle prime semplici melodie è sempre un momento molto gratificante, si accende così la curiosità, trova un forte rinforzo la motivazione iniziale e soprattutto si inizia a costruire un importante legame di fiducia e collaborazione col proprio insegnante, che sarà di supporto a tutto il percorso di crescita che seguirà
2) Acquisizione del linguaggio e delle tecniche specifiche: quest'area comprende un lavoro lungo e affascinante, che si snoda attraverso più anni di studio, volto a fornire all'allievo gli strumenti fondamentali per poter suonare: da quelli tecnici ( esecuzione di brani in posizione stretta e successivamente in posizione larga delle mani, acquisizione della coordinazione e dell'indipendenza delle due mani, studio del tocco, della polifonia, vari tipi di accompagnamenti, consapevolezza corporea del sistema di leve della mano, agilità, studi per affrontare le varie difficoltà tecniche... ) a quelli teorici (la notazione, conoscenza delle tonalità ed esecuzione delle relative scale, accordi, brani con tempi semplici e composti...).
- Questo percorso si avvale del supporto dei principali metodi per la didattica dello strumento sia moderni (Metodo Aaron, Metodo Bastien, Vinciguerra) che tradizionali (Cesi Marciano, Pozzoli canoni, studi di Czerny-Pozzoli-Cramer; metodo russo con Kabalevskij, Kaciaturian..)
- Si lavora rispettando i tempi, gli obiettivi e le esigenze di ciascun allievo, con l'intento di ottenere il massimo risultato per lui
3) La letteratura pianistica è vastissima ed affascinante e si accompagnerà l'allievo nell'esplorazione di ogni ambito, adeguatamente al livello tecnico e alla maturità musicale raggiunta, per scoprire le peculiarità interpretative - espressive ed esecutive delle varie epoche e dei vari autori: dal repertorio barocco (affrontando, per esempio lo studio di brani di Scarlatti, J.S.Bach...) a quello classico (sonate di Mozart - Beethoven), dal repertorio romantico (brani di Chopin, Schumann, Schubert, Mendelssohn, Brahms, Liszt..) a quello di fine-ottocento e novecento (brani di Debussy, Ravel...). Le richieste e le curiosità dei ragazzi saranno accolte sempre con apertura e interesse da parte degli insegnanti.
Lo studio può essere finalizzato sia ad una crescita culturale personale, a coltivare una passione, alla preparazione di esami Abrsm o per l’ammissione in Conservatorio.
- Imparare dai pari è sicuramente un’ occasione di crescita costruttiva e incisiva. Il ruolo della musica d'insieme è importantissimo anche per chi studia uno strumento come il pianoforte che è, per tradizione, principalmente uno strumento solista. Si tratta di esperienze che sono altamente formative e motivanti, così spesso si incoraggiano e si organizzano quattro mani, divertenti duo con allievi di altre classi (violino, flauto, batteria...), indimenticabili esperienze di collaborazione con le orchestre d'archi e di fiati della scuola
- Il corso di strumento non è un momento isolato, una parentesi che si apre e si chiude per l'allievo nel momento in cui entra nell'aula ....è bello pensare che i nostri allievi stiano compiendo un percorso di crescita globale con la musica. Per questo motivo durante lo svolgimento del percorso di studio, risultano caldamente consigliati, anche se non obbligatori, quei momenti formativi organizzati oltre l'orario della lezione di strumento che arricchiscono e completano la formazione dell'allievo: come l'esperienza del canto corale, l’approfondimento di aspetti teorici affrontati nei corsi di teoria Abrsm, la partecipazione ai saggi e ai concerti dal vivo. Di volta in volta, a seconda della tappa formativa in cui si trova l'allievo, sarà cura dell'insegnante segnalare quale esperienza possa essere necessaria. Gli allievi saranno invitati a concerti con le loro famiglie, con agevolazioni in varie rassegne cittadine (Musica in scena, Amici della musica) perché crescere nell’ascolto è parte integrante e fondamentale di un percorso musicale
Sarà utile potersi esercitare a casa il prima possibile, per cui si invitano le famiglie a valutare in questa fase iniziale l’importanza del noleggio di un pianoforte verticale un impegno mensile di circa 30/50 euro € con la possibilità a fine anno di riscattare lo strumento o di sceglierne uno nuovo. Prima ci si può esercitare con costanza anche a casa e prima si ottengono le prime conquiste, fonte di grande gratificazione e motivazione a proseguire.
In casi particolari si può valutare l'acquisto di una tastiera che può essere utile solo per i primi tempi, purchè abbia 2 caratteristiche fondamentali: i tasti pesati (o tastiera dinamica, cioè l'intensità del suono varia in relazione alla pressione effettuata sul tasto) e un'estensione minima di 5 ottave.
Allievo ed insegnante, insieme, costruiranno un efficace metodo di studio che possa essere prima acquisito a lezione, assimilato e poi utilizzato in autonomia a casa con costanza e consapevolezza nello studio quotidiano. Già dai primi tempi si incoraggia un esercizio breve ma quotidiano. Le piccole improvvisazioni, i primi concertini saranno momenti di grandissima emozione e valore per tutta la famiglia.
Nella fase iniziale risulta fondamentale riuscire a costruire una relazione di fiducia e collaborazione con i nostri allievi: la disponibilità ad apprendere passa tutta dalla qualità della relazione: sosterrà gli allievi ad affrontare e superare le prime inevitabili difficoltà e frustrazioni, sosterrà i ragazzi nell’appassionarsi ad uno strumento meraviglioso dalle mille potenzialità.
Saranno caldeggiate le occasioni di incontro, scambio e confronto con le famiglie su temi squisitamente pedagogici per sostenere l'allievo in ogni momento: sia quelli gratificanti che quelli di scoraggiamento e difficoltà che sicuramente la musica, con la sua tendenza infinita alla perfezione, ci metterà davanti!
Insegnanti
La campanella, Franz Liszt
Olga Prjadko